Il settore agroalimentare italiano è espressione del Made in Italy.
Il marchio è un brevetto che assicura esclusività al prodotto o servizio in questione e rappresenta, la tutela giuridica di un segno distintivo (il logo) associato allo stesso. Il nostro Paese è quello che detiene il primato per il numero di denominazioni protette, grazie alle quali i prodotti agroalimentari italiani rappresentano una delle più alte espressioni del Made In Italy.
I prodotti Dop, Igp e Stg nei Paesi europei sono in totale 2.979.
Cos’è il marchio di qualità europeo?
Il marchio di qualità europeo è una certificazione riconosciuta agli alimenti prodotti nei territori dell’Unione Europea che viene rilasciato da enti certificati scelti dal Ministero delle Politiche Agricole. Il ruolo che ricopre è quella di garantire al consumatore l’originalità e la provenienza del prodotto indicato e che lo stesso sia stato realizzato secondo modalità legate alle tipicità territoriali e culturali.
Ecco i marchi di qualità europea per il settore agroalimentare:
DOP: Denominazione d’Origine Protetta
IGP: Indicazione Geografica Protetta
STG: Specialità Tradizionale Garantita
BIO: Agricoltura Biologica
I prodotti.
L’Istat ha registrato lo scorso anno 299 prodotti agroalimentari italiani riconosciuti con denominazione evidenziato il primato dello stivale in Europa.
Le regioni italiane con più marchi riconosciuti sono Emilia-Romagna con 45 prodotti e Veneto con 38.

I prodotti invece con il maggior numero di riconoscimenti sono gli ortofrutticoli e cereali (111 prodotti), formaggi (53), oli extravergine di oliva (46) e preparazioni di carni (41). Carni fresche e altri settori comprendono, rispettivamente, 6 e 38 specialità.
Nel 2018 sono stati registrati in Italia la Pitina IGP (Friuli-Venezia Giulia), il Marrone di Serino IGP (Campania), la Lucanica di Picerno IGP (Basilicata) e il Cioccolato di Modica IGP (Sicilia), primo cioccolato a Indicazione Geografica al mondo.
Più di 6,6 miliardi di euro è il valore della produzione del comparto food con marchio Dop e Igp. Al primo posto si trova il settore dei formaggi capitanato dal Grana Padano (1,29 miliardi di euro) ed il Parmigiano Reggiano (1,12 miliardi di euro). Un terzo della produzione casearia è destinata all’export con Germania, Francia e Regno Unito le prime nazioni cliente. Il settore Food sfiora dunque i 7 miliardi di valore alla produzione e 3,5 miliardi all’export per una crescita del +3,5%, mentre raggiunge i 14,7 miliardi al consumo con un +6,4% sugli anni precedenti.
Il comparto Wine vale 8,3 miliardi alla produzione (+2%) e 5,3 miliardi all’export (su un totale di circa 6 miliardi del settore).
I prodotti dell’industria del vino con marchio registrato sono 818 con un record del nostro paese rispetto all’Europa, che detiene 526 vini con marchio d’origine.

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